Chi paga le spese legali in caso di separazione?
Situazione economica e gratuito patrocinio, quali possibilità
La separazione è un momento delicato nella vita di una coppia, e le spese legali possono rappresentare un'ulteriore fonte di tensione. Ma chi deve pagare le spese legali in caso di separazione? La risposta a questa domanda dipende dalla modalità con cui la coppia affronta la separazione e dalla presenza o meno di un accordo fra le parti.
Separazione giudiziale
La separazione giudiziale avviene quando i coniugi non riescono a trovare un accordo e devono ricorrere al giudice per stabilire i termini della separazione.
Nella separazione giudiziale, i costi aumentano, in quanto ciascun coniuge deve essere rappresentato da professionisti. In questo caso, ciascun coniuge è tenuto a coprire le proprie spese legali. Tuttavia, al termine della causa, il giudice potrebbe disporre che uno dei coniugi contribuisca alle spese legali dell’altro, specialmente se una delle parti risulta maggiormente responsabile per il fallimento del matrimonio o in particolari circostanze economiche.
Chi sostiene le spese in base alla situazione economica
Il giudice, in caso di separazione giudiziale, può decidere di assegnare le spese legali in base alla situazione economica delle parti, obbligando il coniuge con maggiori possibilità finanziarie a coprire le spese dell’altro. Questo avviene soprattutto se vi è una differenza significativa tra le risorse economiche dei due coniugi, che potrebbe rendere difficile per uno di loro sostenere le proprie spese legali.
Quando uno dei coniugi è "soccombente"
In termini legali, uno dei coniugi può essere dichiarato "soccombente", ossia la parte che risulta perdente rispetto alle proprie richieste. Se il giudice rileva che le richieste di uno dei coniugi sono state infondate o eccessive, può ordinare che sia questo coniuge a farsi carico delle spese legali di entrambi.
Possibilità di accesso al gratuito patrocinio
In Italia, chi ha un reddito basso può accedere al gratuito patrocinio, ossia l’assistenza legale gratuita. Questa possibilità si applica sia per la separazione consensuale sia per quella giudiziale, a patto che vengano rispettati i limiti di reddito stabiliti dalla legge. Il gratuito patrocinio permette quindi di ridurre i costi per chi ha difficoltà economiche.
Spese extra giudiziali
Oltre agli onorari dei professionisti, una separazione può comportare altre spese, come perizie, consulenze e contributi unificati. In una separazione consensuale, tali spese vengono generalmente suddivise tra le parti. In caso di separazione giudiziale, ogni parte è responsabile delle proprie spese, ma anche in questo caso il giudice può decidere diversamente se vi sono motivi particolari.
Chi paga le spese legali in caso di separazione dipende da vari fattori, come il tipo di separazione, la situazione economica dei coniugi e le decisioni del giudice. La scelta di una separazione consensuale può limitare i costi, mentre la separazione giudiziale comporta maggiori spese e può portare a ulteriori complicazioni economiche. Rivolgersi a specializzati, come quelli di Servizio Nazionali Separazioni, fin dalle prime fasi può aiutare entrambi i coniugi a comprendere meglio i costi da affrontare e a valutare la soluzione più sostenibile.
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